What RSS is and why we should keep using it / Cosa significa RSS e perché è una tecnologia che dovremmo continuare ad utilizzare
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NOTE: this parallel text version was obtained with parallel-md, a simple tool I wrote in an hour or two, based on an early version of this post. The result is not perfect, as all the markup (titles, bullet points etc.) was removed completely. I will hopefully update this page as soon as I improve the program.
NOTA: la versione parallela di questo testo è stata generata automaticamente con parallel-md, un programmino semplicissimo che ho scritto in non più di due ore, a partire da una versione del testo precedente a quella definitiva. Il risultato non è il massimo, perché tutto il markup (titoli, elenchi etc.) si perde nel processo. Mi riprometto di aggiornare questa pagina non appena avrò migliorato il programma.
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Have you already subscribed to my blog? If so, this post is probably not for you. Have you tried to click on the Subscribe button at the bottom of this page but were scared away by a weird looking webpage full of angular braces? Keep reading. Do you just want to find out more about an amazing web 1.0 technology that is now more then ever needed? You’re also welcome. | Ti sei già iscritto al mio blog? Se sì, probabilmente questo post non fa al caso tuo. Hai provato a cliccare il bottone “Subscribe” che si trova in fondo a questa pagina, ma hai subito chiuso l’inquietante pagina web piena di strane parentesi angolari che si è aperta quando lo hai fatto? In tal caso, continua a leggere. Sei semplicemente curioso di sapere di più su una incredibile tecnologia del web 1.0 di cui oggi abbiamo più che mai bisogno? Anche tu sei finito nel posto giusto. |
What RSS is As you might suspect, RSS is an acronym. I’ve always thought it stood for Really Simple Syndication, which sounds somewhat mysterious, but while doing some research for this blog post I found two more denominations: RDF¹ Site Summary and Rich Site Summary. The latter is probably the most self-explanatory: RSS is something (to be precise, a text file, usually referred to as a feed, in a standardized, machine-readable format) that sums up the contents of a certain website. | Cosa significa RSS Come immaginerai, RSS è un acronimo. Ho sempre pensato che stesse per Really Simple Syndication, che suona alquanto misterioso, ma facendo qualche ricerca per questo post mi sono imbattuta in altre due maniere di interpretarlo: RDF¹ Site Summary and Rich Site Summary (“sunto arricchito del sito”, o qualcosa del genere). Quest’ultima è probabilmente quella di più semplice comprensione: l’acronimo RSS indica un qualcosa (per l’esattezza un file di testo, spesso chiamato feed, in un formato standard e machine-readable, cioè strutturato per l’elaborazione automatica) che riassume i contenuti di un certo sito web. |
If you’ve ever opened an RSS feed (you can try right now), you’ve probably noticed that “machine-readable” doesn’t imply “pleasing reading experience for us humans”. In fact, no one expects us to read RSS feeds directly: we’re supposed to subscribe to them and have a program (literally a feed reader) present them in a nicer way. | Se mai ti è capitato di aprire un feed RSS (puoi provarci anche adesso), avrai già notato che il fatto che un file sia di facile lettura per le macchine non significa affatto che lo sia anche per gli umani. E, in effetti, nessuno si aspetta che noi umani leggiamo direttamente un feed RSS: ci basterà iscriverci e chiedere ad un programma (un feed reader, per l’appunto) di presentarci i suoi contenuti in una forma che ce li renda più fruibili. |
Why RSS is falling into oblivion and why I whish it wasn’t Back in the late 90s, when RSS was invented, subscribing to RSS feeds was a Really Simple, if not The Simplest, if not The Only way to get updates from a webpage: you had to download a feed reader, give it the URLs of a bunch of interesting RSS feeds and you were good to go - you’d never miss an update or get distracted by content you hadn’t explicitly opted into. | Perché i feed RSS stanno cadendo nel dimenticatoio Negli anni ‘90, quando questa tecnologia era stata appena inventata, iscriversi ad un feed RSS era una maniera molto semplice, se non addirittura la maniera più semplice, se non addirittura l’unica maniera per ricevere aggiornamenti da una pagina web. Tutto si riduceva a scaricare un feed reader e dargli in pasto gli URL di qualche feed RSS interessante - fatto ciò, si poteva star certi che non ci si sarebbe persi neanche una virgola di quanto avveniva sui diversi siti seguiti, né tantomeno si sarebbe stati distratti da feed ai quali non ci si era esplicitamente iscritti. |
Sounds like a dream? Well, it’s reality, or at least it used to be. Until recently, RSS was everywhere: news sites, blogs and all sorts of frequently updated webpages would have an RSS feed. Podcasts were all distributed through RSS too, and even YouTube, when it came into being, had RSS feeds ready for you to subscribe to (spoiler: it still has them, but you probably never noticed: try this!). | Un sogno, no? Be’, a dirla tutta è realtà, o almeno lo è stata. Fino a poco tempo fa, quella dell’RSS era la tecnologia che si nascondeva dietro ad ogni giornale online, blog e pagina web che ricevesse aggiornamenti frequenti. Anche i podcast erano tutti distribuiti tramite feed RSS, e persino YouTube, all’inizio, era pieno di feed RSS ai quali iscriversi (spoiler: è ancora così, ma probabilmente non te ne sei mai accorto - guarda qui!). |
So, you might be wondering, if RSS is so great and has been around for so long, why have I never even heard of it? Has it just gotten out of fashion because it was too cumbersome to use? The answer is… yes and no. RSS has been out of fashion for a while (to be precise, from the early 2010s), but from a user perspective, it is really simple, I promise. If you’re not convinced, jump to How to RSS. | A questo punto, ti chiederai: ma se l’RSS è una tecnologia così utile e ben sviluppata, perché non ne ho mai nemmeno sentito parlare? Non sarà mica stata superata perché non era poi così tanto semplice da usare? La risposta è… sì e no. Ormai da un pezzo (diciamo pure dall’inizio della seconda decade del terzo millennio), i feed RSS sono abbastanza fuori moda, ma questo non perché siano complicati da utilizzare. Se non sei ancora convinto, salta pure alle istruzioni per l’uso. |
Subscribing to feed X vs. following Y on Z Remember what happened to Internet in the 2010s? It was the beginning of the web 2.0, or, in other words, the time when we all started using social networks. And social networks, almost by definition, have built-in functionalities to follow people and organizations. This was already a major threat for RSS, and as soon as platforms such as Facebook started becoming more popular, everyone started “following” and “liking” instead of “subscribing”. After all, it’s pretty much the same thing. | Iscriversi al feed X vs. seguire Y su Z Ricordi cosa è successo ad Internet una decina di anni fa? Erano gli inizi del web 2.0, che in pratica significa che abbiamo tutti quanti iniziato ad usare i social network. E i social network, quasi per definizione, hanno tutti un loro modo di farti seguire persone ed organizzazioni più estese. Questa, di per sè, era già una minaccia per i feed RSS, e non appena piattaforme come Facebook hanno iniziato a crescere in popolarità, tutti quanti abbiamo iniziato ad “seguire” e “lasciare un mi piace” a persone e pagine invece di iscriverci ai loro vari feed. Il risultato è più o meno lo stesso. |
…Or it is? Well, in my opinion, following social media profiles is very different from subcribing to websites via RSS, for two main reasons: | …Ma lo è veramente? A mio avviso, in realtà, seguire un profilo su un qualsiasi social media è molto diverso da iscriversi al feed di un sito tramite RSS. Le ragioni principali sono due: |
If you replace your RSS reader with, say, Instagram, you will only be able to follow people who have an Instagram account. And vice versa, content creators, in order to be followed by you, will need to be on Instragram and adapt their content to the functionalities offered by the platform, even if they dislike that particular platform and even if it is not a good fit for their content (for example, long blog posts such as this one are not a great match for Twitter) 2. Most social networks will track you and show you ads, while RSS can’t do the former and doesn’t generally do the latter. | Nel momento in cui rimpiazzi il tuo feed RSS con, per esempio, Instagram, potrai seguire solo ed esclusivamente persone che hanno un account su Instagram. Viceversa, i diversi creatori di contenuti, per essere seguiti da te, dovranno iscriversi ad Instagram ed adattare i loro contenuti alle funzionalità offerte dalla piattaforma, anche se magari questa non gli piace o non si presta a quello che fanno (tanto per fare un esempio, Twitter mal si adatta a post lunghi come questo) 2. La stragrande maggioranza dei social raccoglierà quanti più dati possibile su di te per poi mostrarti inserzioni pubblicitarie personalizzate. I feed RSS, al contrario, non sono materialmente in grado di tracciarti e raramente contengono pubblicità. |
Recommended for you! But things do get worse, because with social networks come recommender systems. A recommender system is a computer program that thinks it knows what content you want to consume and performs a selection for you. Nowadays, many recommender systems are quite good at their job (for example, I like YouTube’s and I’ve recently created a 50s music playlist with the help of Spotify’s AI). That’s because they’re typically based on Machine Learning, which means that they learn from you and what you do when you use them. If you’re unfamiliar with the term “recommender system”, you might want to reread this paragraph replacing it with its pop name “Algorithm”². | Consigliati per te! Purtroppo, non è tutto qui: con l’avvento dei social network sono arrivati anche i recommender system. Un recommender system (letteralmente “sistema di raccomandazione”) è un programma che crede di sapere a quali contenuti sei interessato e li seleziona al posto tuo. Ormai, molti recommender system fanno il loro lavoro piuttosto bene (per esempio, apprezzo molto quello di YouTube e di recente ho creato una playlist di musica anni ‘50 con l’aiuto dell’intelligenza artificiale di Spotify). Questo perché sempre più spesso sono basati su Machine Learning (“apprendimento automatico”): in particolare, questo significa che i recommender system dei vari social network imparano da te e da quel che fai quando li utilizzi. Se il termine “recommender system” continua a suonarti poco familiare, prova a rileggere questo paragrafo rimpiazzandolo mentalmente con il più comunemente usato “Algoritmo”². |
I’m not against recommender systems (and, of course, I can’t be against algorithms!), but I think they should be used responsibly and, preferably, in conjunction with other ways to get information. In particular, you should keep the following factors in mind: | Non sono contraria ai recommender system (e, ovviamente, non posso essere contraria agli algoritmi!), ma penso che debbano essere utilizzati responsabilmente e, preferibilmente, assieme ad altri modi di accedere alle informazioni. In particolare, credo vadano tenute a mente le seguenti controindicazioni: |
lack of reliability: recommender systems will typically not show you everything that the people you follow share (YouTube has a way to prevent this from happening if you explicitly say so, but not all social networks do). At the same time, they will not show you only content from creators you have actively chosen to follow. This means that you might miss some updates from your favorite artist while being bombarded with photos by travel bloggers you’ve never heard about, but that you “might also like” 2. bubble effect: recommender systems will show you content similar to what you’ve enjoyed (or otherwise strongly reacted to) in the past. The risk is then that, without you noticing, recommender systems isolate you (and probably your friends) inside some kind of “bubble” that is only reached by a certain type of information, possibly with a certain political orientation. If you’ve looked up covid restriction several times but never followed LGBTQ+ activists, you might get timely updates about Sweden’s recent decision to lift restriction but have no clue about what’s happening in Florida. In other words, social media isn’t a good source for news. | scarsa affidabilità: solitamente, un recommender system non ti mostra tutto quello che le persone che segui condividono su una certa piattaforma (YouTube ha un meccanismo che fa sì che questo, se glielo chiedi per favore, non avvenga, ma ciò non si applica a tutti i social network). Allo stesso tempo, non ti mostra neanche esclusivamente i contenuti provenienti da chi hai esplicitamente deciso di seguire. Questo vuol dire che, mentre vieni bombardato di foto di travel blogger che non hai mai sentito nominare ma che “potrebbero piacerti”, potresti perderti le novità dal tuo artista preferito 2. effetto bolla: i recommender system ti mostreranno contentuti simili a quelli che ti sono piaciuti (o ai quali, comunque, sei risultato sensibile) nel passato. Il rischio associato a questo è che il sistema, senza che tu te ne accorga, isoli te e, con ogni probabilità, i tuoi amici in una specie di “bolla”, impenetrabile se non ad un certo tipo di informazioni, magari legate ad un certo orientamento politico. Se hai controllato ripetutamente le politiche per la prevenzione della diffusione del covid ma non hai mai seguito un attivista LGBTQ+, è probabile che verrai tempestivamente informato sulla recente decisione del governo svedese di rimuovere le restrizioni ma resterai ignaro di quel che sta accadendo in Florida. In parole povere, i social media non sono un granché come fonte di notizie. |
How to RSS | RSS: istruzioni per l’uso |
Feed readers To enjoy the numerous RSS feeds that are still around, what you need is a feed reader. | Feed reader Se ti è venuta voglia di seguire qualcuno dei tantissimi feed RSS che ancora adesso vengono creati e aggiornati, hai bisogno di un feed reader. |
As I mentioned, a feed reader is a program able to show the content of RSS feeds in a way that’s pleasant for us humans. At the moment I’m using Fluent Reader an open source, advanced, multiplatform desktop application. If you’re a fan of command-line software or just want something more minimal and lightweight, you might want to try Newsboat instead. | Come abbiamo detto, un feed reader è un programma in grado di rendere i contenuti di un feed RSS facili da leggere per noi esseri umani. Personalmente, al momento utilizzo Fluent Reader, un’applicazione desktop avanzata, open source e multipiattaforma. Se sei un fan dei software da riga di comando o vuoi, per qualsiasi altro motivo, qualcosa di piú minimale e leggero, puoi provare invece Newsboat. |
On smartphones and tablets, there’s also a wide variety of free (as in freedom, but also as in “free beer”) apps. My partner, for example, uses Feeder. | Anche per smartphone e tablet c’é una vasta gamma di applicazioni free (“free” sia perché sono software libero che perché sono gratuite) tra cui scegliere. Il mio compagno, per esempio, usa Feeder. |
Podcast managers An Android app I use a lot myself, not to say my favorite app ever, is AntennaPod, specifically meant for podcasts. | Poscast managers Un’app Android che utilizzo moltissimo io stessa, per non dire la mia app preferita in assoluto, é AntennaPod, specificamente pensata per i podcast. |
Because yes, in case you were wondering, the vast majority of podcasts are also distributed through RSS feeds, despite Spotify trying to do things in their own way and even having an annoyingly great deal of exclusive content (and if I say so as a daily Spotify user - for music. For podcasts, AntennaPod is on a totally different level, better than any proprietary app). | Ebbene sí: anche la stragrande maggioranza dei podcast viene distribuita sotto forma di feed RSS, nonostante Spotify abbia deciso di fare le cose a modo suo e abbia purtroppo (lo dico da persona che, per ascoltare la musica, Spotify lo usa quotidianamente) l’esclusiva su tutta una serie di contenuti. Per i podcast, però non c’é storia: AntennaPod gioca un altro campionato, superando ogni app proprietaria. |
Unfortunately, podcasting is another area when the trend is becoming that of tying content to (a) specific platform(s): if Spotify is the most notable example, in fact, even the Italian national radio has also recently built its own platform, RaiPlay Sound, as a replacement for a website that, even if hard to navigate, had RSS feeds to subscribe to. This means that, most likely, I’ll gradually forget about one of my favorite shows, Wikiradio. Feeds for past seasons, which I strongly recommend, are luckily still out there and easy to find through apps such as AntennaPod. | Sfortunatamente, anche quello dei podcast é un mondo in cui la tendenza é quella di legare i contenuti ad una o piú piattaforme specifiche: se di questo Spotify é l’esempio più lampante, difatti, persino la RAI ha lanciato una sua piattaforma, RaiPlay Sound, che va a sostituire un sito che, per quanto non offrisse un’esperienza di navigazione particolarmente gradevole, forniva feed RSS a cui iscriversi per tutti i programmi a cadenza periodica. Vorrà dire che, poco a poco, mi dimenticherò di uno dei miei preferiti, Wikiradio. I feed delle stagioni passate sono ancora disponibili e facili da reperire, per esempio proprio tramite la funzionalità di ricerca di AntennaPod. |
Finding all the feeds So, the world seems not to care much about RSS anymore, but, with exception of cases like those mentioned above, it’s careless enough not to actively discontinue them. | Alla ricerca dei feed In conclusione, sembra che la gente si preoccupi sempre di meno dei feed RSS, ma, fatta eccezione per i casi come quelli che abbiamo appena visto, questo significa che, se non sono moltissimi i nuovi feed che vengono creati, sono anche pochissimi i vecchi che vengono consapevolmente disabilitati. |
In the rare cases in which a website wants to encourage you to use RSS, subscribing to its feed(s) will be painless: just look for a button with some variation of the RSS symbol, click it and copy-paste the address of the webpage that will open to your feed reader. | Nei rari casi in cui un sito é pensato per incoraggiarti attivamente ad usare i(l) suo(i) feed RSS, iscriversi sarà semplicissimo: basterà trovare un bottone con una qualche variazione sul tema del simbolo dell’RSS, cliccarci sopra e copiare l’indirizzo della pagina web che si aprirà nell’apposito campo del proprio feed reader. |
In many (if not most) cases, however, that button is nowhere to be found. Some bloggers don’t even know that their hosting platform automatically sets up a feed for them and never make the link visible to their readers. | In molti casi, se non addirittura nella maggior parte, però, un bottone col simbolo dell’RSS non ci sarà affatto. A volte, nemmeno gli stessi blogger sono a conoscenza del fatto che le piattaforme su cui è hostato il loro sito offrono la possibilità di seguirlo tramite un feed generato automaticamente, perciò non mettono il link al feed a disposizione dei loro lettori. |
One trick to find out whether a site really doesn’t do RSS or if the feed is just not linked anywhere is to try to add /feed.xml to its homepage’s URL. But there are better ways. On Firefox, for example, you can use Awesome RSS, an extension that looks for the RSS feeds of the websites you open and provides you with a really, really simple way to get the links. Let’s say you really wanna know what my former classmate Tova is learning in her Language Technology class. She has a very nice blog, and most blogs do have an RSS feed, but you really can’t find it. With Awesome RSS, this is what you’ll see: | Un trucchetto per scoprire se un sito sia veramente privo di un feed RSS o meno è quello di provare ad aggiungere /feed.xml all’URL della sua pagina principale, ma esistono anche soluzioni migliori. Firefox, per esempio, ha un’estensione, Awesome RSS, che va alla ricerca dei feed RSS dei siti che apri ed offre una maniera molto, molto semplice per ottenerne i link. Mettiamo che tu ci tenga a sapere cosa sta imparando la mia ex compagna di classe Tova nel suo corso di elaborazione del linguaggio naturale. Il suo blog è davvero carino, e gran parte dei blog hanno un feed RSS, ma in questo proprio non si trova. Con Awesome RSS, vedrai qualcosa del genere: |
Extra 1: but how does an RSS feed look like? At this point, you should have a decent conceptual model of how RSS works and you’re probably able to use it. If you’re getting curious about what an RSS feed consists of, though, this section is for you. | Extra 1: Ma com’è fatto un feed RSS? A questo punto, dovresti avere un buon modello concettuale di come funzionino i feed RSS e, probabilmente, sei più o meno in grado di utilizzarli. Se ti incuriosisce anche sapere come sia fatto un feed RSS, qui c’è pane per i tuoi denti. |
If you open this blog’s feed, you will see something rather intimidating, more or less like this: | Se apri il feed di questo blog, ti troverai davanti a qualcosa di apparentemente complesso, per la precisione qualcosa di simile all’immagine qui sotto: |
This is a (poorly displayed) XML file, where XML stands for eXtensible Markup Language. If you want to know all about XML, you can start by looking at this Wikipedia entry, but for our purposes you just need to know that: | Si tratta di un file XML, e per usare un eufemismo potremmo dire che non si presenta benissimo. XML sta per eXtensible Markup Language (“linguaggio di marcatura estensibile”). Se vuoi sapere tutto su questo formato, puoi partire dando un’occhiata a questa voce di Wikipedia, ma l’essenziale è che: |
markup languages, such as XML, HTML and Markdown (which is what I’m using to write this post) are a way to describe the structure of electronic documents. In many cases, and XML is one of them, this is done by tagging various parts of the document to say what they are. In XML and HTML, tags are represented by words enclosed in angular braces, such as ⟨this〉. The title of a blog post might be for example marked as ⟨title〉, its main body as ⟨body〉, each of its paragraphs as ⟨p〉 and so on - that XML is extensible means that there’s no fixed set of tags - new categories can be created at any time. | i linguaggi di marcatura, come l’XML, l’HTML e il Markdown (che e quello che sto utilizzando per scrivere questo post) servono per descrivere la struttura dei vari documenti elettronici. In molti casi, e l’XML non fa eccezione, ciò si ottiene tramite il tagging (= assegnazione di etichette) delle diverse parti che li compongono, specificandone il contenuto. In XML ed HTML, i tag sono parole racchiuse tra parentesi angolari, come ⟨questa〉. Al titolo di un post è spesso, per esempio, assegnato il tag ⟨title〉, mentre il corpo del suo testo verrà probabilmente marcato con ⟨body〉, i suoi paragrafi con ⟨p〉 eccetera - il fatto che l’XML sia estensibile significa che l’insieme dei tag non è immutabile - in ogni momento è possibile creare nuove “categorie”. |
So, for instance, it is customary for RSS feeds to be tagged as ⟨feed〉 and to contain some website metadata, i.e. some general information about the feed itself. For instance, my blog’s feed has a ⟨title〉, a ⟨subtitle〉 and an ⟨author〉 (who has a ⟨name〉 and an ⟨email〉) which are the same as those of the blog itself, but it also has, among other things, an ⟨id〉 of its own: | Per esempio, i feed RSS sono solamente contraddistinti dal tag ⟨feed〉 e contengono, fra le altre cose, i metadati, ossia qualche informazione generale sul feed e il sito da cui proviene. Per esempio, il feed del mio blog ha un titolo (⟨title〉), un sottotitolo (⟨subtitle〉) ed un autore (⟨author〉) (che ha un ⟨name〉 ed un’⟨email〉), gli stessi del blog stesso, ma ha anche, tra le altre cose, un ⟨id〉: |
xml … ⟨feed xmlns=”http://www.w3.org/2005/Atom”〉 … ⟨id〉https://harisont.github.io/feed.xml⟨/id〉 ⟨title type=”html”〉Hari’s online⟨/title〉 ⟨subtitle〉A chaotically multilingual blog by Arianna Masciolini⟨/subtitle〉 ⟨author〉 ⟨name〉Arianna Masciolini⟨/name〉 ⟨email〉arianna.masciolini@gmail.com⟨/email〉 ⟨/author〉 … ⟨/feed〉 | xml … ⟨feed xmlns=”http://www.w3.org/2005/Atom”〉 … ⟨id〉https://harisont.github.io/feed.xml⟨/id〉 ⟨title type=”html”〉Hari’s online⟨/title〉 ⟨subtitle〉A chaotically multilingual blog by Arianna Masciolini⟨/subtitle〉 ⟨author〉 ⟨name〉Arianna Masciolini⟨/name〉 ⟨email〉arianna.masciolini@gmail.com⟨/email〉 ⟨/author〉 … ⟨/feed〉 |
Each post or ⟨entry〉, then, has a title, a URL, a date of publication and one for the latest update, an ID, a content, an author and a short summary. For example: | Ogni post o ⟨entry〉, a sua volta, ha un titolo, un URL, una data di pubblicazione ed una di ultimo aggiornamento, un ID, un contenuto, un autore ed una specie di abstract. Per esempio: |
xml ⟨entry〉 ⟨title type=”html”〉Interesting things I read/watched/listened to this month (January 2022)⟨/title〉 ⟨link href=”https://harisont.github.io/meaningful-media/2022/01/30/meaningful-media.html” rel=”alternate” type=”text/html” title=”Interesting things I read/watched/listened to this month (January 2022)”/〉 ⟨published〉2022-01-30T00:00:00+00:00⟨/published〉 ⟨updated〉2022-01-30T00:00:00+00:00⟨/updated〉 ⟨id〉https://harisont.github.io/meaningful-media/2022/01/30/meaningful-media⟨/id〉 ⟨content type=”html” xml:base=”https://harisont.github.io/meaningful-media/2022/01/30/meaningful-media.html”〉This is the first of a series of posts, inspired by Nicky Case’s yearly meaningful media lists…⟨/content〉 ⟨author〉 ⟨name〉Arianna Masciolini⟨/name〉 ⟨email〉arianna.masciolini@gmail.com⟨/email〉 ⟨/author〉 ⟨category term=”meaningful-media”/〉 ⟨summary type=”html”〉This is the first of a series of posts…⟨/summary〉 ⟨/entry〉 | xml ⟨entry〉 ⟨title type=”html”〉Interesting things I read/watched/listened to this month (January 2022)⟨/title〉 ⟨link href=”https://harisont.github.io/meaningful-media/2022/01/30/meaningful-media.html” rel=”alternate” type=”text/html” title=”Interesting things I read/watched/listened to this month (January 2022)”/〉 ⟨published〉2022-01-30T00:00:00+00:00⟨/published〉 ⟨updated〉2022-01-30T00:00:00+00:00⟨/updated〉 ⟨id〉https://harisont.github.io/meaningful-media/2022/01/30/meaningful-media⟨/id〉 ⟨content type=”html” xml:base=”https://harisont.github.io/meaningful-media/2022/01/30/meaningful-media.html”〉This is the first of a series of posts, inspired by Nicky Case’s yearly meaningful media lists…⟨/content〉 ⟨author〉 ⟨name〉Arianna Masciolini⟨/name〉 ⟨email〉arianna.masciolini@gmail.com⟨/email〉 ⟨/author〉 ⟨category term=”meaningful-media”/〉 ⟨summary type=”html”〉This is the first of a series of posts…⟨/summary〉 ⟨/entry〉 |
Quite intuitive in hindsight, let alone for your RSS reader. Still, I myself couldn’t be bothered writing all this markup code manually. If you want a feed of your own, be sure to read until the following section. | Niente di troppo complicato, tantomeno per un feed reader. Non per questo, però, scriverei mai tutto quel codice a mano, carattere per carattere. Se sei della stessa opinione ma vorresti comunque un feed tutto tuo, continua a leggere: nella prossima sezione vedremo come si fa. |
Extra 2: making your own feed You’re convinced that RSS is great and started following a few blogs. Now you want to have your own feed, but XML looks tedious. The good news here is that you probably don’t need to do anything at all. | Extra 2: Un feed tutto per te Ti sei convinto che l’RSS è fantastico e hai iniziato a seguire qualche blog. Ora è il momento di creare il tuo feed, ma l’XML ti scoraggia. La buona notizia è che probabilmente non dovrai scriverne neanche una riga. |
If you have a blog on something like Wordpress or use a decent podcasting platform, for example, you probably already have a high-quality feed. And if not, there’s a bunch of tools and guides that make the task really simple. | Se hai un blog su Wordpress o utilizzi una piattaforma di podcasting decente, per esempio, probabilmente hai già un feed di alta qualità. Se non è così, ci sono un sacco di strumenti appositi e tutorial che rendono il tutto comunque veramente semplice. |
I don’t have a podcast (yet?), but when it comes to blogs, if you’re starting from scratch and especially if you’re a programmer, I warmly recommend the platform (GitHub Pages) and theme (minima) I’m using myself: the quality of the feed is great, and the appearance of the blog can be customized in a relatively straightforward way. | Io non ho un podcast (almeno per ora), ma per quel che riguarda i blog, per te che ne stai aprendo uno nuovo, e a maggior ragione se sei un programmatore, consiglio vivamente la piattaforma (GitHub Pages) ed il tema (minima) che utilizzo io stessa: il feed generato automaticamente è di ottima qualità e l’aspetto estetico del blog si può personalizzare in maniera abbastanza semplice. |
Extra 3: OPML files for sharing and backup All this is great, but the cool thing with social networks is that it’s easy to see what/who your friends are following to get nice recommendations. | Extra 3: File OPML per condivisione e backup Tutto molto bello, ma il principale vantaggio dei social network è che è permettono di vedere facilmente chi o che cosa seguono i tuoi amici e seguirli a tua volta. |
It turns out that this can be done easily even with RSS! To share a list of your favorite blogs, you can export your RSS’s reader sources as OPML (Outline Processor Markup Language) and send someone the resulting file, which will simply require to be imported. This is supported by most readers and also allows you to move to another feed reader without having to re-subscribe to all of your sources one by one. | In realtà, anche questo si può fare in maniera del tutto semplice con l’RSS! Per condividere la preziosa lista dei tuoi blog preferiti, puoi esportarla come OPML (Outline Processor Markup Language) e mandare a chi vuoi il file così ottenuto, che il destinatario potrà importare con un clic. L’OPML è supportato da gran parte dei reader e può essere utile anche per passare ad una nuova applicazione senza doversi reiscrivere ai vari siti uno per uno. |
In case you’re interested in knowing what I read and listen, here are two different OPML files: | Se sei curioso di sapere cosa leggo e ascolto, ecco i miei due file OPML: |
the list of blogs and magazines I follow (I left out most news sources because I’m not too satisfied with any of them) - my precious list of podcast in all four languages I use in this blog. | la lista di blog e riviste online che seguo (ho escluso i quotidiani perché, di fatto, nessuno di quelli che seguo mi soddisfa particolarmente) - la mia preziosa lista di podcast in tutte e quattro le lingue che utilizzo in questo blog. |
References - RSS on Wikipedia - Nicky Case, Back to the Future with RSS! | Fonti - RSS su Wikipedia - Nicky Case, Back to the Future with RSS! |
Notes ¹ Resource Description Framework. Yes, another acronym… ² There is a tendency to misuse the term “algorithm” which brings people to think that “algorithm” means “recommender system of a given social network”. In reality, algorithms used in the implementation of recommender systems are only a small subset of the enormous set of all existing algorithms, which includes, among others, food recipes and morning routines. | Note ¹ Resource Description Framework. Eh già, un altro acronimo… ² Noto una tendenza ad utilizzare il termine “algoritmo” in modo improprio, con la conseguenza che molta gente pensa che gli algoritmi siano i recommender system dei social network. In realtà, gli algoritmi che vengono usati nei recommender system sono solo una piccolissima parte dell’enorme moltitudine di algoritmi esistenti. Algoritmi che includono, tra le altre cose, le ricette di cucina e le routine mattutine. |