Pur dopo l’insuccesso
di molte precedenti
opere assai spesso
definite scadenti

copie di Tarantino,
sorprende un po’ lo scarso
riscontro al botteghino
di quello che a noi è parso

più che un film dell’orrore
un inatteso esempio
di cinema d’autore.
Protagonista empio

e raggelante storia
ne fanno una tragedia
d’euripidea memoria.
Incollati alla sedia

vi terrà la regia
supportata da buona,
sobria fotografia.
Soggetto che funziona,

bella l’ambientazione,
niente effetti speciali
ma gran recitazione -
interpreti geniali.

Il lungo è presto detto
prodotto benvenuto,
direi quasi perfetto,
di un budget contenuto.

È forse il disturbante
tema del fratricidio
che al pubblico, latitante,
provoca del fastidio.

“Una forte emozione”
pur tuttavia ci dice
a fine proiezione
l’unica spettatrice.